Principe jugoslavo. Nel 1934, alla morte del re Alessandro I, assunse la
reggenza per il figlio minorenne di questi, Pietro II. Attraverso la sua
politica sviluppò una linea di avvicinamento e di alleanza con i Governi
fascisti europei: concluse trattati con la Bulgaria e l'Italia (maggio 1937) e
più tardi con la Germania nazista (riconoscendo anche la
legittimità dell'Anschluss). In politica interna, fu costretto ad
apportare modifiche al tradizionale assetto federale jugoslavo a causa delle
pressioni autonomiste esercitate soprattutto dai croati, che rivendicavano la
separazione della loro regione dal corpo centrale del Paese.
P. fece
alcune concessioni, mantenendo tuttavia al potere centrale il controllo totale
delle relazioni con gli Stati esteri. L'adesione ufficiale della Jugoslavia
all'Asse, durante la seconda guerra mondiale, portò a un sollevamento
militare contro il principe
P., che fu costretto all'esilio lasciando il
trono al legittimo re Pietro II (Pietroburgo 1893 - Neuilly-sur-Seine
1976).